Dietro le quinte con Cesare

Avete presente quei concerti in cui il pubblico, tutto il pubblico, sa a memoria le canzoni, tutte le canzoni, e le canta a squarciagola all’unisono con chi le intona sul palco?

Ecco, questo è quello che capita con Cesare Cremonini e il suo tour 2012, tredici date da tutto esaurito.L’ultimo album “La teoria dei colori” è nella top ten della Superclassifica. Lui attacca il concerto di Milano proprio con il suo “Il comico”: e il Mediolanum Forum inizia a tremare. Il parterre è gremito di ragazze (soprattutto) e ragazzi. Ci sono anche molti adulti. Alcuni con adolescenti al seguito, e non capisci se siano i genitori ad accompagnare i figli o viceversa.

“Volevo un tour energico” spiega Cremonini, “mi sono preparato duramente: sport tutti i giorni, anche la domenica, dieta, risparmio di stress, controllo fisico e psicologico. Un gran sacrificio”.

La sua paura è voler rispettare questo impegno verso chi lo segue da sempre e verso chi lo fa per la prima volta. Gli imprevisti non mancano, tutto deve andare bene, lui è al servizio dello spettacolo. “Per me è come partire per un viaggio immenso e potentissimo”.

La scaletta cambia a seconda della serata, non è sempre uguale, ma il pubblico ama ogni brano, soprattutto quelle che Cesare canta da solo, lasciata la band sul palco e sistematosi al pianoforte a lato del parterre, quasi in mezzo ai fan.

“Finiti i concerti, ancora canzoni, video, cinema e … vedremo“, conclude.

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